Autore: Dipendenti in Cloud
Il congedo di maternità è obbligatorio per la lavoratrice, inizia prima del parto e si protrae per i mesi successivi: questa è la situazione più comune, ma esistono molti altri casi. Ad esempio, si può parlare anche di maternità:
Vediamo come affrontare tutte le eventualità, mantenendo il nostro focus sulla gestione delle ferie.
Scopri tutti i consigli per la gestione delle ferie nella tua Azienda.
Le ferie maturano durante la maternità? Non esiste un’unica risposta. Tutto dipende dalla tipologia di congedo.
È la classica “maternità”, che inizia poco prima del parto e continua per i mesi successivi. La legge obbliga la madre ad astenersi dal lavoro per:
Alcune clausole danno maggiore flessibilità. Ad esempio, l’inizio della maternità obbligatoria può essere spostato a un mese prima del parto, oppure addirittura a dopo il lieto evento. Queste variazioni sono concesse purché il periodo di assenza duri almeno 5 mesi.
Il congedo di maternità obbligatorio può anche essere anticipato in caso di:
Tutte e tre le condizioni devono essere provate da un apposito certificato medico.
La maturazione delle ferie in maternità avviene esattamente come durante il lavoro ordinario. Maturano normalmente anche l’anzianità di servizio, gli scatti di anzianità e le mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima).
Questo congedo spetta al padre solo se si presenta almeno una delle seguenti condizioni:
Anche in questo caso le ferie maturano regolarmente.
I genitori di bambini di età inferiore ai 12 anni possono richiedere la maternità facoltativa, detta più propriamente congedo parentale.
L’assenza può durare dai 6 agli 11 mesi e riguardare uno o entrambi i genitori.
Durante il congedo parentale le ferie non maturano.
Le ferie non maturano anche durante i riposi giornalieri (il cosiddetto “allattamento”).
Terminata la maternità obbligatoria, la neomamma dovrebbe tornare al lavoro. Tuttavia, potrebbe aver bisogno di stare ancora vicina al neonato. Per soddisfare la sua esigenza, può richiedere la maternità facoltativa (congedo parentale). Questo permesso, però, ha molti limiti. Ad esempio, blocca la maturazione delle ferie e delle mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima). Inoltre, viene retribuita solo al 30% del normale stipendio.
Per tutti questi motivi, risulta più conveniente prendere le ferie. La lavoratrice, quindi, potrebbe chiederti di andare in ferie subito dopo la maternità obbligatoria. Come reagire a questa eventualità? Non esistono divieti, ma alcune condizioni da rispettare:
Il congedo per maternità è un permesso che consente ai genitori di stare vicino ai propri figli. Le ferie, invece, sono un periodo di riposo che aiuta a recuperare le energie psicofisiche. Proprio per la loro diversa definizione e scopo, maternità e ferie non possono sovrapporsi.
Il discorso vale anche durante le ferie collettive. Le lavoratrici in maternità potranno godere di quei giorni di ferie al termine del congedo.
Scopri tutti i consigli per la gestione delle ferie nella tua Azienda.
Le ferie accumulate durante la maternità non vanno perse, né possono essere azzerate. Devi assicurarti che vengano fruite entro i termini di legge. In caso contrario, potresti risentire delle conseguenze per le ferie non godute.
Come affrontare la questione? Ti consigliamo di programmare le ferie con la (o il) dipendente. Insieme potrete scegliere i periodi migliori, combinando le esigenze personali con quelle aziendali.
Puoi trovare utili spunti nella nostra guida alla pianificazione delle ferie: è focalizzata sul periodo estivo, ma può essere applicata a tutti i periodi dell’anno.
Il rapporto tra maternità e ferie è davvero complesso, vero? Non preoccuparti, puoi controllare tutto senza impazzire.
Dipendenti in Cloud ti permette di: