Autore: Dipendenti in Cloud
L’informazione è un'arma potente. I dipendenti si sono documentati sui loro diritti, ne sono consapevoli e si curano che vengano rispettati. Per questo motivo, oltre alle ferie in busta paga, sono molto attenti anche a ROL e permessi in generale.
Verificano che siano riportati e che corrispondano al loro calcolo. In caso di dubbi, non si fanno scrupoli a chiedere chiarimenti.
Tu quanto sai di permessi e ROL in busta paga? Molto poco? Non preoccuparti: alla fine di questo capitolo conoscerai meglio l’argomento. Riuscirai a rispondere ai dubbi più comuni dei tuoi dipendenti.
ROL e permessi non sono la stessa cosa. Vediamone la definizione, le principali caratteristiche e come si differenziano tra di loro.
I “ROL” (riduzione dell’orario di lavoro) sono dei riposi che vengono concessi al lavoratore, finalizzati al recupero di energie e che possono essere fruiti senza che la retribuzione in busta paga venga ridotta.
Sono calcolati ad ore (e non a giorni, come invece le ferie) e vengono disciplinati dai CCNL (contratti nazionali di lavoro collettivo).
Il nostro consiglio è quindi quello di consultare il CCNL in cui viene inquadrato il lavoro nella tua azienda e verificare le ore di ROL di cui tuoi dipendenti possono fruire.
Inoltre, i ROL vengono determinati su base annua e subiscono variazioni in base al settore e alla mansione svolta dal lavoratore.
Per questo motivo, per capire la quantità di ROL che un lavoratore della tua azienda ha a disposizione, è fondamentale consultare (e saper leggere) la sua busta paga.
I ROL rientrano nella più ampia categoria dei permessi di lavoro.
Con permessi di lavoro intendiamo in generale tutti quei riposi che consentono al dipendente di assentarsi per brevi periodi (infatti vengono conteggiati ad ore).
Si distinguono in diverse tipologie, in base alla motivazione per cui vengono concessi al lavoratore (ad esempio, per lutto, studio o matrimonio).
Ogni categoria di permessi ha una propria regolamentazione e un monte ore massimo annuo.
Tra i diversi tipi, vi sono anche le “ex-festività”, cioè quei permessi che alcuni contratti collettivi hanno istituito a “compensazione” ad alcune festività ormai “decadute” (ad esempio: il 19 marzo, Festa del Papà e 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale).
Inoltre, esistono permessi retribuiti e non retribuiti.
Per ulteriori informazioni, leggi l’approfondimento sui permessi di lavoro.
Come abbiamo già accennato, i ROL rappresentano una tipologia di permessi, che insieme ad altre compongono il più ampio quadro di riposi a cui ha diritto il dipendente.
Altre differenze tra ROL e permessi sono:
Sia ROL che permessi, sono presenti in busta paga se e nella misura in cui sono previsti dal contratto collettivo che regola la tua attività.
Permessi e ROL si collocano di solito tra gli elementi che che concorrono alla retribuzione. Li puoi trovare nel corpo della busta paga, oppure nella sezione inferiore.
Nel mese in cui si riferisce la busta paga il tuo dipendente ha fruito di permessi, ROL e permessi? Nel calendario presenze puoi verificare in quale giorno e per quante ore il lavoratore è stato assente. Trovi il calendario presenze nel corpo centrale della busta paga, appena sopra la retribuzione netta.
Sempre nel calendario presenze della busta paga puoi anche controllare le altre assenze retribuite che il dipendente si è preso in quel mese: permessi per lutto, per studio, elettorali, etc.
Ci siamo: hai identificato permessi e ROL all’interno della busta paga. C’è però un altro ostacolo che blocca la tua comprensione: cosa significano tutte quelle voci?
Ecco la legenda:
Scopri anche le festività non godute: cosa sono, dove compaiono e come vengono retribuite in busta paga.
Un tuo dipendente ti fa notare che i permessi e i ROL che compaiono sulla busta paga non corrispondono con i suoi conti. Ti è già capitato? La causa può essere un errore di calcolo o di stima della maturazione.
I ROL come abbiamo già detto, sono disciplinati dai CCNL. All’interno del tuo contratto collettivo di riferimento trovi quanti ne maturano in un anno.
Dividi questo valore per 12 per calcolare il valore mensile.
Permessi e ROL maturano ogni mese un rateo pari a 1/12 rispetto al totale annuale.
Le modalità sono identiche a quelle previste per le ferie: il rateo matura a condizione che il dipendente abbia lavorato per almeno 15 giorni nel corso del mese.
I permessi e i ROL non goduti nei tempi prefissati devono essere pagati al dipendente. Dovrai fare la liquidazione nella busta paga successiva alla scadenza.
Veniamo al pratico. I contratti collettivi stabiliscono diverse date di scadenza entro cui un lavoratore può godere di permessi e ROL.
Può trattarsi del 31 dicembre dell’anno in questione, oppure entro i 18 mesi successivi. Se, nella data fissata, il dipendente ha ancora dei residui, questi devono essere liquidati nella prima busta paga utile.
Quanto vengono pagati i permessi non goduti? Esattamente come un giorno di lavoro ordinario.
Eccoci alla fine del capitolo: permessi e ROL non sono più un mistero. Ora puoi affrontare i dubbi e le richieste tuoi dipendenti con molta più consapevolezza e controllo.
Scopri tutti i consigli per la gestione delle buste paga dei tuoi Dipendenti.