Capitolo 3

Come comunicare l'orario di lavoro ai dipendenti

La comunicazione dell’orario di lavoro, e della sua eventuale variazione, va fatta con un congruo anticipo. Sì, ma di quanto dovrebbe essere? E quali sono gli strumenti e le soluzioni da preferire per svolgere tale compito? Scopriamolo insieme!

Autore: Dipendenti in Cloud
 

come-comunicare-orario-lavoro-dipendenti

La comunicazione degli orari e dei turni di lavoro è uno degli aspetti che, se non viene gestito in maniera adeguata, va ad influenzare negativamente il rapporto tra datore e dipendente.

La conseguenza più comune, in questo caso, è di peggiorare il clima di lavoro e, persino, avere una minore produttività da parte del lavoratore.

Bisognerebbe comunicare con un congruo anticipo sia l’orario ordinario, sia eventuali variazioni dello stesso, comprese quelle inerenti le ore di straordinario o di riposo compensativo. Ciò si rivela essenziale per consentire al collaboratore di poter organizzare la propria vita privata e gli impegni estranei alla professione.

Vediamo dunque come procedere per gestire la comunicazione degli orari di lavoro in modo efficace ed efficiente, sia nel rispetto della legge, sia mantenendo un buon rapporto con i dipendenti.


 

La normativa sulla comunicazione dell’orario di lavoro al dipendente

Premesso che la norma che stabilisce i principi fondamentali sull’orario di lavoro è il Decreto Legislativo 66/2003, l’aspetto organizzativo è di competenza del titolare dell’attività.

Come sottolineato nel Codice Civile all’articolo 1375, “il contratto deve essere eseguito secondo buona fede” e questo vale anche per la comunicazione degli orari di lavoro e di eventuali cambiamenti degli stessi.

La legge non stabilisce dei limiti di preavviso precisi per quanto riguarda la comunicazione di turni e orari di lavoro al dipendente: vale il principio di buona fede e di rispetto reciproco da parte di ambo le parti.

Comunicazione della variazione dell’orario di lavoro

Per ciò che riguarda il cambio dell’orario di lavoro, in base all’Ordinanza n. 31349 del 2021 della Cassazione, il datore di lavoro può effettuare delle variazioni nella collocazione temporale della prestazione, a patto di rispettare da un lato quanto concordato nel contratto, dall’altro i limiti legali predisposti nelle norme di riferimento.

Il cambio dovrà essere effettuato senza discriminazione e vessazione, nel rispetto di principi di buona fede e correttezza.

Inoltre, diversi contratti collettivi di lavoro (CCNL) stabiliscono un tempo preciso di congruo preavviso per comunicare la variazione dell’orario di lavoro, così da dare modo al personale di poter organizzare nuovamente la propria vita privata.

Concludendo, ti consigliamo di confrontarti con un consulente del lavoro, che ti saprà fornire le delucidazioni del caso così da poter avere la sicurezza di rispettare quanto predisposto a livello legislativo.


software-gestione-orario-lavoro

 

Consigli per comunicare l'orario di lavoro

Cerca di comunicare il prima possibile eventuali variazioni nell’orario di lavoro ai dipendenti, nel rispetto di quanto eventualmente predisposto nei CCNL e comunque preferibilmente due settimane/massimo una settimana prima. Dovrai tenere conto in ogni caso dei riposi giornalieri e settimanali.

Un altro aspetto da tenere presente è la produttività dei dipendenti, la quale non dovrà risultare compromessa dai nuovi cambiamenti.

Ti consigliamo di comunicare le novità in maniera flessibile e di offrire la possibilità di trovare una nuova soluzione che risulti valida e praticabile per ambo le parti.

Se dai modo al lavoratore di poter esprimere la sua opinione e sei disponibile ad ascoltarlo quando ha un imprevisto, nel momento in cui ti trovi in una situazione di emergenza, magari perché un altro collaboratore è malato, sarà senz’altro più disponibile a venirti incontro.

 

Gli strumenti per la comunicazione degli orari

Puoi effettuare la comunicazione dell’orario di lavoro al dipendente secondo diverse modalità: a voce, tramite e-mail o attraverso l’affissione di un messaggio in bacheca.

In tutti questi casi è facile incorrere nel fatto che la comunicazione venga persa, magari perché la persona non ha visto la mail o il messaggio in bacheca oppure perché presa dallo svolgimento della propria mansione non ha prestato sufficiente attenzione alle parole del responsabile.

C’è un altro strumento interessante, quando si tratta di effettuare la comunicazione di orari e turni di lavoro: un software per la gestione dell'orario di lavoro.

Questa soluzione presenta il vantaggio di poter interagire con tutti i dipendenti, anche con quelli che lavorano fuori sede, da remoto, in trasferta oppure presso il cliente. Inoltre, garantisce accessibilità, tempestività, esaustività e persino interazione.

Ecco cosa ti consente di fare un software di gestione dell'orario di lavoro, come Dipendenti in Cloud:

  • L’azienda imposta orari e turni di lavoro, in modo semplice e veloce.
  • Ogni volta che un turno viene pianificato o modificato, il programma invia in automatico la comunicazione al dipendente.
  • Il lavoratore può consultare il suo turno e orario di lavoro all’interno della propria area personale, a cui può accedere da pc, smartphone e tablet.

In questo modo, la comunicazione avverrà in modo tempestivo e il dipendente sarà sempre informato, prevenendo possibili fraintendimenti e garantendo una migliore organizzazione.

Abbiamo concluso questa breve guida sulla normativa, la gestione e la comunicazione dell’orario di lavoro ai dipendenti. Ora hai le principali conoscenze teoriche e molti suggerimenti pratici per gestire al meglio questo aspetto, delicato ma spesso trascurato.


software-gestione-orario-lavoro