Autore: Dipendenti in Cloud
La pandemia ha cambiato il mondo, anche quello del lavoro. Durante la fase più acuta dell’emergenza Covid-19 (il primo lockdown), oltre 6 milioni e mezzo di lavoratori italiani (un terzo del totale) hanno lavorato a distanza, coinvolgendo circa il 58% delle PMI (fonte dati: Osservatorio Smart Working - Politecnico di Milano).
Questo modo di lavorare (definito impropriamente “Smart Working”) non è stato abbandonato. Nel 2023, sempre secondo i dati del Politecnico, in Italia oltre 570mila lavoratori delle PMI e 620mila delle microimprese hanno lavorato almeno in parte da remoto.
Ma cos’è di preciso il lavoro ibrido e quanto conviene a una piccola e media impresa? Quali tecnologie servono per poterlo introdurre in azienda senza generare il caos? Basta l'innovazione tecnologica per adottare con successo questa nuova modalità di lavoro? Ecco le risposte che stai cercando.
Possiamo definire il lavoro ibrido (definito a livello internazionale hybrid working) come una modalità di lavoro flessibile in cui un lavoratore opera in parte da remoto (da casa o da un altro luogo) e in parte presso la sede aziendale.
Il lavoro ibrido punta a coniugare i benefici del lavoro da remoto con quelli dell’operatività in ufficio, per rispondere:
Tra poco vedremo come riesce a soddisfare entrambi gli attori coinvolti.
Il lavoro ibrido può essere:
Le aziende, piccole o grandi che siano, dovrebbero introdurre il lavoro ibrido per 3 motivi:
Come abbiamo accennato prima, il lavoro ibrido integra i benefici:
La possibilità di recarsi in ufficio solo alcune volte, e non tutti i giorni, può convincere molti dipendenti ad accettare proposte di lavoro, anche se l'azienda si trova lontano dall'abitazione.
L’introduzione del lavoro ibrido ha portato molte aziende a ridisegnare gli spazi di lavoro, trasformandoli in un “ufficio ibrido”. Si sono ridotte le postazioni fisse, perché non tutti i dipendenti sono presenti contemporaneamente in sede, a favore di un aumento degli spazi collettivi, dove i lavoratori possono trovarsi per discutere dei progetti e coordinarsi sui lavori.
Il lavoro ibrido, come qualsiasi altra modalità di lavoro, ha anche degli svantaggi che, se trascurati, possono diventare dei problemi.
Lavorare da remoto genera una sensazione di solitudine e di distacco dalla realtà aziendale che l’alternanza con la presenza in ufficio può ridurre, ma non eliminare totalmente.
Per questo è importante monitorare lo stato d’animo del dipendente e organizzare delle attività che lo aiutino a rafforzare il legame con i colleghi e l’azienda.
Operando da remoto è più difficile ricevere il riconoscimento dai propri superiori, che invece potrebbero assegnare più spesso i meriti ai colleghi presenti in azienda. Questo limite è stato sottolineato dall’articolo Making the Hybrid Workplace Fair, pubblicato sull’Harvard Business Review.
Trasmettere con regolarità feedback e riconoscimenti, assicurandosi che giungano anche ai dipendenti che lavorano a distanza, può aiutarti a risolvere questa criticità.
Chi lavora da remoto soffre più di frequente di burnout, come rilevato da diversi studi, tra cui quello di Monster che abbiamo citato analizzando il legame tra demotivazione e Smart Working.
Per evitare il burnout, è fondamentale evitare l'overworking (ossia dedicare un’elevata quantità di tempo alle attività lavorative trascurando momenti di riposo).
Inoltre, alcuni esercizi possono aiutare a ridurre lo stress generato dal lavoro con i video terminali: da semplici esercizi antistress e tecniche di respirazione, fino ai rimedi olistici e allo yoga.
I vantaggi del lavoro ibrido ti convincono, molto più delle possibili criticità? Prima di passare alla riorganizzazione dell’attività in azienda e del rapporto con i tuoi dipendenti, assicurati di aver in dotazione queste tre tecnologie.
Quando si pensa alla gestione delle presenze in relazione al lavoro ibrido, possono sorgere due quesiti:
Un software di gestione delle presenze ti può aiutare a risolvere entrambe le questioni, perché:
Per lavorare agilmente da remoto, i dipendenti devono poter accedere al materiale che occorre loro, in qualsiasi momento e da ogni luogo.
La digitalizzazione dei documenti e la tecnologia Cloud sono fondamentali in questo caso.
Quando i dipendenti lavorano da diversi luoghi, che sia da casa o in ufficio, diventa molto più complesso comunicare con loro.
Come trasmettere comunicazioni aziendali destinate a tutti i dipendenti e verificare che le leggano?
Avere a disposizione strumenti adeguati è la base di partenza per introdurre il lavoro ibrido senza scatenare il caos.
Ma non ci si può fermare alla tecnologia, serve cambiare il modo di concepire l’attività in azienda.
Flessibilità, obiettivi, responsabilizzazione e autonomia sono le parole chiave fondamentali per introdurre il lavoro ibrido con successo.